Nelle cronache della Magica Vallée, si narra di un'impresa ardita, compiuta da un gruppo di eroi erranti, reduci dalle insidie della Foresta della Morte. Essi recavano con sé uno spallaccio dorato, trofeo di una battaglia dimenticata, e bramavano di trasformarlo in un'arma degna dei loro destini.

Guidati da arcane dicerie, giunsero alla città di Aosta, dove dimorava Günther Schmid, nano forgiatore di fama, capace di plasmare il metallo con la maestria degli dei. Ma l'orgoglio del nano non cedette alle lusinghe, poiché lo spallaccio recava i simboli di una casata potente, e il rischio di inimicarsi i suoi signori era troppo grande.

Gli avventurieri, tuttavia, non si arresero. Con l'astuzia di un mago e l'eloquenza di un bardo, intesserono incantesimi di ammaliamento, piegando la volontà del nano al loro volere. Günther, soggiogato dalla magia, accettò l'incarico, lavorando senza sosta, notte e giorno, per forgiare i coltelli desiderati.

Mentre il nano faticava alla sua incudine, gli eroi banchettarono e riposarono, ignari delle conseguenze delle loro azioni. Al mattino, fecero ritorno alla bottega di Günther, trovandola immersa nel caos di un mercato nascente. Le bancarelle riempivano la via Croux de Ville, e solo la fucina del nano, con le sue serrande socchiuse, sembrava un'isola di abbandono.

Günther, esausto e con gli occhi cerchiati, consegnò loro i coltelli, opere d'arte scintillanti e letali. Ma la sua fatica non era finita. Appena uscito dalla bottega, fu investito da un coro di maledizioni e insulti. I vicini, privati del sonno dal suo martellare incessante, lo accusavano di disturbo e minacciavano di chiamare le guardie.

Il nano, incurante delle loro parole, sprangò la sua fucina e si allontanò, con passo incerto. Solo allora gli avventurieri compresero la portata del loro egoismo. Avevano costretto Günther a lavorare senza sosta, privandolo del riposo e del guadagno di una giornata di mercato. La loro impresa, nata dalla brama di potere, si era trasformata in un atto di crudeltà involontaria, lasciando un segno indelebile nella vita del nano forgiatore.